Milano chiede più poteri, Sala critica il governo
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, solleva critiche verso il governo per il trattamento riservato a Roma, chiedendo poteri speciali anche per Milano.
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha espresso la sua insoddisfazione nei confronti del governo, accusandolo di fare favoritismi nei confronti di Roma. Secondo Sala, la capitale riceve un'attenzione e un supporto che non vengono equamente distribuiti ad altre città italiane, come Milano. Questa situazione, secondo il sindaco, è ormai insostenibile e richiede un intervento deciso.
Sala ha sottolineato come Roma goda di poteri speciali che le consentono di affrontare sfide e problemi con una marcia in più rispetto ad altre grandi città. Questa disparità, afferma, penalizza Milano, che si trova a dover competere su scala nazionale e internazionale senza gli stessi strumenti. Il sindaco ha quindi sollecitato il governo a riconoscere l'importanza di Milano e a dotarla di poteri straordinari analoghi a quelli della capitale.
Secondo Sala, Milano gioca un ruolo fondamentale nell'economia italiana e merita di essere trattata con maggiore equità. Ha invitato il governo a rivedere la distribuzione dei poteri e delle risorse, sottolineando che un trattamento più equo porterebbe benefici non solo alla città ma all'intero sistema paese. La richiesta di Sala riflette un sentimento di frustrazione crescente tra i cittadini milanesi, che vedono la loro città spesso trascurata a favore di Roma.
Il sindaco ha inoltre evidenziato come la pandemia abbia messo in luce le carenze strutturali nelle capacità decisionali delle amministrazioni locali. Senza poteri adeguati, Milano rischia di non poter rispondere efficacemente alle sfide future. Sala ha quindi esortato il governo a prendere provvedimenti concreti per equiparare le capacità di gestione tra le due grandi città italiane, per il bene comune del paese.
