Le autorità di Vienna hanno deciso di riaprire le indagini sulla morte di Aurora Maniscalco, una giovane ragazza italiana trovata priva di vita nella capitale austriaca nel 2021. Questo caso aveva già destato notevole attenzione quando emerse, ma ora nuovi elementi hanno spinto gli investigatori a riesaminare ciò che è accaduto.

Aurora, originaria di Torino, era stata trovata senza vita nel suo appartamento a Vienna, dove si era trasferita per motivi di studio. Le circostanze della sua morte erano apparse subito poco chiare, suscitando dubbi tra familiari e amici. Nonostante le indagini iniziali si fossero concluse con un verdetto di morte accidentale, i genitori di Aurora non hanno mai creduto a questa versione, sostenendo che ci fossero troppi aspetti inspiegabili.

Ad alimentare ulteriormente il mistero, i genitori della giovane hanno recentemente acquisito nuove prove che suggeriscono la possibilità di un coinvolgimento di terzi. Queste informazioni, consegnate alle autorità austriache, hanno portato alla decisione di riaprire il caso. Le nuove indagini si concentreranno su elementi che potrebbero essere stati trascurati o mal interpretati durante le prime fasi dell'inchiesta.

L'avvocato della famiglia Maniscalco ha espresso fiducia nella possibilità di ottenere finalmente giustizia per Aurora. Ha sottolineato come le nuove prove possano portare a una svolta decisiva, fornendo risposte a domande che sono rimaste irrisolte per troppo tempo. La famiglia spera che, con la riapertura del caso, si possa fare luce sulla verità e ottenere un po' di pace.

Nel frattempo, il caso continua a suscitare interesse non solo in Italia ma anche in Austria, dove Aurora era molto conosciuta nel suo ambiente universitario. Gli amici e i conoscenti della giovane hanno accolto con sollievo la notizia della riapertura delle indagini, nella speranza che si possa finalmente fare chiarezza su quanto accaduto.