Un tribunale ungherese ha annunciato che il procedimento legale contro l'eurodeputato Salis sarà sospeso nel caso in cui l'Unione Europea dovesse confermare la sua immunità parlamentare. La questione è emersa a seguito delle accuse mosse contro Salis, che riguardano presunti episodi di corruzione e abuso di potere. Tuttavia, la difesa sostiene che le accuse siano motivate politicamente, mirate a minare la sua posizione all'interno del Parlamento europeo.

L'immunità parlamentare è un diritto riconosciuto ai membri del Parlamento europeo, che protegge dalla persecuzione giudiziaria per le opinioni espresse e le decisioni prese nell'ambito delle loro funzioni. Tuttavia, l'immunità può essere revocata su richiesta delle autorità giudiziarie di uno Stato membro, previa approvazione del Parlamento europeo. In questo caso, il Parlamento è chiamato a decidere se Salis debba continuare a godere di tale protezione o se le accuse giustifichino la revoca.

Il giudice ungherese ha chiarito che la sospensione del processo sarà effettiva solo se l'UE confermerà formalmente l'immunità di Salis. Questa decisione mette in evidenza le tensioni tra le istituzioni ungheresi e quelle europee, in un contesto di crescenti preoccupazioni riguardo allo stato di diritto in Ungheria. Le autorità ungheresi, infatti, sono state spesso criticate per l'interferenza nei procedimenti giudiziari e per la pressione esercitata sui magistrati.

Il caso di Salis non è isolato, ma si inserisce in un quadro più ampio di controversie legali e politiche che coinvolgono membri del Parlamento europeo. La risoluzione di questo caso potrebbe avere implicazioni significative per il futuro delle relazioni tra Ungheria e UE, nonché per la protezione dell'immunità parlamentare come principio fondamentale del diritto europeo.